Sì al cumulo delle domande di separazione e divorzio
La sentenza n. 28727/2023
Il 17 ottobre 2023 la Corte Suprema di Cassazione si è pronunciata in merito alla possibilità, introdotta il 28 febbraio 2023 dalla Legge 206/2021 (cd. Riforma Cartabia), di chiedere con un’unica domanda la contestuale pronuncia di separazione e divorzio.
La sentenza n. 28727/2023 ha una portata storica perché pone fine alle divergenti interpretazioni da parte dei Tribunali Ordinari, rendendo così pienamente operativa la riforma voluta dall’ex Ministro della Giustizia, Marta Cartabia.
La pronuncia della Suprema Corte, infatti, è stata sollecitata dal Tribunale Ordinario di Treviso per risolvere le difficoltà interpretative della legge e per eliminare le incertezze emerse nei vari tribunali ordinari risolvendo, così, anche le conseguenti problematiche di disparità di trattamento riscontrate sul territorio nazionale. Diversi Tribunali Ordinari, infatti, si sono pronunciati in maniera contrapposta: le prime pronunce dei Tribunali di Milano, Vercelli e Genova, ad esempio, avevano accolto con favore la possibilità di presentare domanda contestuale di separazione e divorzio; tuttavia, non sono mancate sentenze di senso opposto (fra tutte, la sentenza del 15 maggio 2023 emessa dal Tribunale di Firenze) che, invece, non ritenevano possibile il cumulo delle domande.
La Cassazione, quindi, giudicando ammissibile un ricorso presentato da parte di una coppia con una “domanda congiunta e cumulata di separazione e di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio“, ha posto fine, una volta per tutte, ai summenzionati contrasti giurisprudenziali ristabilendo un criterio univoco di interpretazione dell’art. 473-bis n. 49 cod. proc. civ.
La pronuncia è stata accolta con “viva soddisfazione” anche dall’Organismo congressuale forense (Ocf). Tale novità, infatti, snellisce un processo senza dubbio lungo e macchinoso: oggi una coppia che sceglie di divorziare avrà la possibilità, quindi, di farlo subito e in maniera snella e veloce, con un solo procedimento giudiziario. Ne consegue un risparmio anche in termini di costi poiché la parcella dell’avvocato sarà unica, così come il versamento del contributo unificato.
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