La Sentenza Cassazione 14151 del 4 maggio 2022 sulla revoca dell’assegno divorzile in presenza di una relazione stabile, anche senza convivenza, rappresenta

Un importante cambio di rotta giurisprudenziale

Con la sentenza n. 14151 del 4 maggio 2022, la Corte di Cassazione ha stabilito un nuovo principio in materia di revoca dell’assegno divorzile. In particolare, la Suprema Corte ha affermato che la cessazione del diritto all’assegno divorzile non è più subordinata all’instaurazione di una convivenza stabile e duratura con un nuovo partner, ma può avvenire anche in caso di mera http://convivenzarelazione affettiva stabile, anche se priva di coabitazione.

Il superamento del requisito della convivenza

In precedenza, la giurisprudenza era pacifica nel ritenere che la revoca dell’assegno divorzile fosse possibile solo in caso di instaurazione di una nuova famiglia da parte del coniuge beneficiario. Questo requisito della convivenza stabile era considerato un indice presuntivo della cessazione della condizione di bisogno che aveva giustificato l’assegno in sede di separazione o divorzio.

Tuttavia, la Cassazione ha rilevato che tale impostazione risultava superata e inadeguata alla realtà sociale odierna. Infatti, la convivenza non rappresenta più l’unico modello di coppia e non è necessariamente indicativa di una stabile relazione affettiva.

Nuove esigenze sociali

La Suprema Corte ha dunque riconosciuto l’esigenza di tutelare anche le nuove forme di relazione, valorizzando la stabilità del legame affettivo e la reciproca assunzione di responsabilità tra i partner, anche in assenza di coabitazione.

Tale orientamento è in linea con l’evoluzione della società e con una maggiore sensibilità verso le diverse forme di famiglia. Inoltre, la Cassazione ha sottolineato che la revoca dell’assegno divorzile non deve essere automatica, ma deve essere valutata caso per caso, alla luce delle concrete circostanze e delle effettive capacità economiche dei soggetti coinvolti.

Conseguenze pratiche

La sentenza in questione ha notevoli conseguenze pratiche in materia di revoca dell’assegno divorzile. In particolare, apre la strada ad una valutazione più attenta e flessibile delle situazioni concrete, tenendo conto anche delle relazioni stabili senza convivenza.

Inoltre, la decisione della Cassazione potrebbe avere un impatto anche sulla durata e sull’ammontare dell’assegno stesso, in quanto il giudice dovrà considerare anche l’eventuale esistenza di una nuova relazione affettiva stabile, anche se priva di coabitazione.

Conclusioni

La Sentenza Cassazione 14151 del 4 maggio 2022 rappresenta un importante passo avanti nel diritto di famiglia italiano. L’abbandono del requisito della convivenza per la revoca dell’assegno divorzile è un segno di maggiore modernità e apertura verso le nuove realtà sociali.

Tuttavia, è importante sottolineare che la pronuncia della Suprema Corte non esclude la necessità di una valutazione attenta e personalizzata di ogni singolo caso, al fine di garantire un giusto equilibrio tra le esigenze di entrambi gli ex coniugi.

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